Il riconoscitore vocale è uno strumento già inserito in alcuni hardware che facilita la ricerca o la scrittura per tutte le persone: trasforma ciò che viene detto a parole in un testo digitale. Possiamo trovare un esempio di questo strumento in Whatsapp, social in cui è presente l’icona di un microfono: premendo l’immagine la persona può “dettare” il messaggio che intende inviare. Bisogna avere l’accortezza di fare delle pause per permettere al riconoscitore di scrivere la frase pronunciata.

Alcuni riconoscitori vocali offrono la possibilità della punteggiatura: in alcuni casi, infatti, se si pronuncia la parola “punto”, il sintetizzatore inserisce il segno punto, e così via. In altri casi è necessario che sia l’utente a inserirla dopo la dettatura.

Questo strumento risulta molto importante e utile per le persone con disabilità, specialmente per le persone con difficoltà motorie, perché permette di non affaticarsi troppo.

Per quanto riguarda l’età di utilizzo del programma, può essere utilizzato a partire dalla scuola secondaria di primo grado: può risultare molto utile in classe se usato per registrare ciò che dice il professore, magari mettendo il computer sulla cattedra, o a casa per svolgere compiti scritti.

Per un miglior utilizzo e per formattare i testi è consigliato copiare quanto dettato in programmi di scrittura come Word e Writer perché essi permettono di modificare grandezza, colore, carattere…

Tra i programmi a pagamento di dettatura vocale troviamo Dragon Naturally Speaking, mentre gratuitamente possiamo appoggiarci a software online come Speechnotes che permette la dettatura in molte lingue…non vi resta che provare!

Articolo scritto da Gianluigi Spreafico

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